NEL PRESENTE
Il trapianto di cuore è un intervento chirurgico volto a sostituire il cuore non più efficiente di
un individuo con un cuore sano, proveniente da un donatore morto di recente. Si tratta di
un’operazione molto delicata e non esente da complicazioni tanto che il trapianto al cuore
si esegue solo su individui valutati idonei da un’equipe specializzata. Se l’intervento e il
recupero procedono senza intoppi, grazie al trapianto il paziente migliora sensibilmente la
propria qualità di vita.
Il donatore non viene scelto a caso, ma deve avere in comune con il ricevente il gruppo
sanguigno e le dimensioni del cuore. Poiché è difficile trovare donatori appropriati a tutti
coloro che necessitano di un cuore sano, le richieste di trapianto superano, e di molto, le
disponibilità.
Le due cause principali di morte del paziente sono:
1. Rigetto dell’organo
[link]Il rigetto avviene quando il sistema immunitario di una persona, sottoposta a
trapianto, aggredisce l’organo impiantato perché lo considera estraneo
all’organismo.
Il pericolo del rigetto si riduce nel tempo ma, purtroppo, non si esaurisce mai del
tutto, pertanto a distanza di mesi o anni il paziente può morire per questo motivo.
2. Fallimento del trapianto
[link]Per fallimento del trapianto si intende la situazione in cui il cuore nuovo,
appena impiantato, interrompe il battito improvvisamente o non comincia neppure la
sua azione. In tali circostanze, il paziente è in serio pericolo di vita.
La sopravvivenza di un trapianto di cuore in Italia è attualmente di 10 anni circa, anche se in alcuni casi eccezionali il paziente può vivere anche 20 anni dopo l’operazione. Nel caso di fallimento, può essere realizzato anche un secondo o un terzo trapianto.
COME VENGONO TRASPORTATI GLI ORGANI PER IL TRAPIANTO
Subito dopo il prelievo, gli organi vengono messi in un sacchetto di plastica e riposti in un contenitore pieno di ghiaccio (la temperatura del cuore deve aggirarsi attorno ai 4-10°).Così facendo, i cuori smettono di battere e gli organi così trattati iniziano a deteriorarsi.
Di conseguenza i medici hanno solo dalle cinque alle dieci ore circa per trapiantare l’organo dal donatore al ricevente. Se il tempo di viaggio è troppo lungo, l’organo non potrà essere utilizzato e verrà sprecato.Contenitore trasporto organi
NEL PASSATO
Vi sono molte leggende riguardo la nascita dei trapianti degli organi, ma con certezza la storia scientifica dei trapianti inizia nel 1902. Un chirurgo francese trasferitosi a Chicago, Alexis Carrel, riuscì per primo a trovare una tecnica capace di riunire tra loro i vasi sanguigni mediante cucitura con fili o graffette.
Questo passo fu fondamentale per poter trapiantare un organo, infatti senza di esso l’operazione non sarebbe possibile.La fase sperimentale del trapianto di cuore inizia nel 1905 con Carrel Guthrie, che operò un trapianto cardiaco eterotopico da cane a cane.
Il primo trapianto di cuore al mondo fu eseguito il 3 dicembre 1967 dal chirurgo sudafricano Christiaan Barnard all'ospedale Groote Schuur di Città del Capo, su un uomo di 55 anni, che morì 18 giorni dopo.
La donatrice fu una ragazza di 25 anni, deceduta inseguito a un incidente stradale. Christiaan Barnard Nel 1978 venne diffusa la scoperta di un farmaco, chiamato ciclosporina, capace di contenere il rigetto dell’organo estraneo.[link]
Christiaan Barnard
Quando il sistema immunitario del ricevente determina una reazione di rigetto, il corpo non riconosce le cellule dell’organo trapiantato. La ciclosporina modificò quindi radicalmente le possibilità di successo dei trapianti di rene, fegato e cuore.La ciclosporina è un principio attivo usato per contrastare il rigetto nei trapianti.
Essa sopprime l’attività del sistema immunitario ed è composta dai seguenti elementi chimici C 62 H 111 N 11 O 12.Il primo intervento di trapianto cardiaco in Italia fu eseguito il 14 novembre 1985 a Padova, dall' équipe del professor Vincenzo Gallucci, che trapiantò con successo il cuore di un ragazzo di 18 anni che visse per altri sette.Vincenzo Gallucci
Vincenzo Gallucci
NEL FUTURO (SU COSA STANNO LAVORANDO LA SCIENZA E LA MEDICINA)
La scienza e la medicina, nel corso degli anni, hanno fatto notevoli progressi in campo medico. I progetti più importanti a cui stanno lavorando sono il “Care System Organ” e il“cuore artificiale”.
Care System Organ Un team di medici ed ingegneri in Massachusetts sta cercando di prolungare il tempo impiegato nel trasporto degli organi prima del trapianto.
La ‘TransMedics’ di Andover ha sviluppato un dispositivo sperimentale in grado di mantenere cuore e polmoni ‘vivi’ durante il tragitto, conosciuto come il ‘Care System Organ’. La macchina non è ancora stata approvata negli Stati Uniti, ma otto ospedali in tutto il paese la stanno testando per uso clinico. In uno studio preliminare, questo sistema è stato usato con successo in dodici trapianti. La speranza è che queste macchine possano aumentare i tassi di successo dei trapianti.
Il cuore artificiale Concettualmente il cuore artificiale ha un meccanismo semplice (un muscolo che funge d apompa), tuttavia è ancora in fase sperimentale a causa di alcune limitazioni dovute ai materiali cardiaci sintetici e agli strumenti utilizzati che lo rendono più facilmente rigettabile dall’organismo. In più, questa macchina necessita di batterie esterne che non permettono una buona mobilità al paziente.Per colpa di queste complicazioni, i riceventi di questi cuori artificiali hanno solo un’autonomia di qualche ora o qualche giorno
INFINE 10 DOMANDE E CURIOSITA’ LEGATE AL TRAPIANTO CARDIACO
CHI ASSUME LE SPESE PER UN TRAPIANTO?
I costi del trapianto sono a carico del Servizio Sanitario Nazionale, non ci sono costi per i pazienti. In più è illegale comprare e/o vendere organi umani: la donazione è sempre gratuita e anonima.
POSSO CONOSCERE LA FAMIGLIA CHE DONA L’ORGANO?
No, praticamente in tutto il mondo l’identità del donatore resta anonima. All’inizio dell’era dei trapianti si sono riscontrate gravi casi di depressione nei pazienti che erano a conoscenza dell’identità del donatore.
DEVO ASPETTARMI FORTI DOLORI?
L’operazione causa una ferita sopra lo sterno che si cicatrizza dopo 6-8 settimane, attenuando il dolore.
DOPO L’OPERAZIONE DOVRO’ SEMPRE PRENDERE MEDICAMENTI?
Per evitare il rigetto e altri problemi dovuti al trapianto, ci sono medicamenti che vanno presi per tutta la vita.
RAFFREDDORE E INFLUENZA SARANNO PIU’ FREQUENTI?
A causa dell’indebolimento del sistema immunitario, i trapiantati sono più esposti a infezioni. Appena si percepiscono sintomi anomali è necessario consultare un medico per cominciare un ciclo di cure immediate.
DOPO UN TRAPIANTO DI CUORE DEVO RINUNCIARE A CERTI CIBI O BEVANDE?
Dopo l’intervento i pazienti devono seguire una dieta precisa. I cibi da evitare sono: la carne cruda, le uova crude, i formaggi “blu” e il pompelmo, poiché possono provocare infezioni o modificare il tasso dei medicamenti nel sangue.Per quanto riguarda le bibite , l’alcol va bevuto con moderazione ma nulla vieta un bicchiere di spumante o di vino a una festa.
CI SONO PRECAUZIONI IGIENICHE PARTICOLARI DA RISPETTARE?
Nei primi tre mesi è consigliabile evitare le grandi folle e portare una maschera sulla bocca quando si fanno controlli e/o visite ospedaliere.
CHI MI AIUTA,DOPO L’OPERAZIONE, A RIPRENDERE LA FORMA FISICA?
Qualche settimana dopo l’operazione, i trapiantati di cuore hanno diritto a frequentare un centro di riabilitazione nel quale seguiranno un programma di allenamento sotto controllo medico.
POSSO PRATICARE QUALCHE SPORT?
Sì, è consigliato fare attività fisica più volte alla settimana, evitando però gli sport estremamente rischiosi e il sollevamento di pesi eccessivi (>5kg).
POSSO, COME TRAPIANTATO, AVERE FIGLI?Gli uomini non hanno problemi mentre le donne dovrebbero evitare gravidanze durante il primo anno dal trapianto. Dopodiché la gravidanza è possibile anche se i rischi sono maggiori.